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Un bucato senza macchie... di coscienza

21/02/2020

Noi degli anni '70 siamo cresciuti con le pubblicità di noti detersivi per il bucato: uno di questi riusciva a pulire il dolce pulcino Calimero sporco di fuliggine e un altro aveva come slogan “un pulito che più bianco non si può!".

Quando ero bambina il detersivo si sceglieva in base alla profumazione più accattivante e al pulito che prometteva e ci si faceva abbindolare abbastanza da quello che le pubblicità recitavano

Oggi, che purtroppo bambina non lo sono più, non mi interessa solo che il mio bucato sia profumato e pulito, ma di far uscire pulita dalla lavatrice anche la mia coscienza

Ancora oggi uno dei prodotti casalinghi più pubblicizzati è proprio il detersivo per bucato. Purtroppo i tipi più venduti sono quelli composti da tensioattivi schiumogeni derivati dallo scarto della raffinazione del petrolio, agenti che inquinano le falde acquifere come i fosfati, microgranuli di plastica e sostanze potenzialmente allergizzanti come nel caso dei profumi di sintesi, che abbondano nei detergenti da supermercato

Negli ingredienti di questi detersivi gli additivi sintetici più diffusi, ma meno noti rispetto agli effetti sulla nostra salute, si trovano abitualmente i cosiddetti sbiancanti ottici.

Rappresentano una facile ed economica soluzione e funzionano un po' come se si nascondesse lo sporco sotto al tappeto. 

In modo furbo infatti sono in grado di modificare la lunghezza d'onda dei raggi UV, rendendo lo spettro riflesso più ricco di azzurro, moltiplicando il colore e mascherando l'ingiallimento per rendere il tessuto apparentemente pulito

Il risultato?

La macchia c'è, ma non si vede perché coperta da una patina viscida che rimane a contatto con la pelle e che può provocare irritazioni, perfino dermatiti ed eczemi sulle pelli più delicate come quelle dei bambini.

Una genialata delle aziende a scapito degli ignari consumatori

Se abbiamo a cuore il nostro benessere e quello della Terra, non resta che pensare a un'alternativa ecologica, efficace e sicura.

Intanto sfatiamo il mito che i detersivi ecologici puliscano meno e siano più costosi perché non è vero: lavano perfettamente e sono più concentrati di quelli tradizionali e classici, quindi se ne usano meno e durano di più. Certo, non tutti. Bisogna saper scegliere quelli non solo amici dell'ambiente, ma anche del portafogli e performanti

È doveroso ricordare che non esiste un detersivo che sia a impatto zero sull'ambiente, ma esistono ottimi compromessi. Ecco, è a questi a cui dobbiamo rivolgerci per rispettare la nostra Terra più che possiamo

Ma che differenze ci sono concretamente tra detersivi tradizionali e quelli con ingredienti più "green"?

  • Prima di tutto i tensioattivi contenuti (la parte lavante, che è deputata a rimuovere lo sporco) nei primi è di origine petrolchimica, ad alto impatto ambientale, mentre in quelli green sono di origine vegetale e facilmente biodegradabili.
  • Nei detersivi green non vengono aggiunti sbiancanti ottici (per aumentare il grado di bianco), mentre in quelli tradizionali spesso e volentieri sì. Questi sono persistenti nell’ambiente e molto poco biodegradabili.
  • I fosfati (inseriti nella formula per contrastare il calcare dell'acqua e favorire così l'azione dei tensioattivi) sono per fortuna fortemente limitati e comunque si trovano solo nei detersivi tradizionali.
  • I profumi nei detersivi green sono dati da estratti naturali o oli essenziali, mentre in quelli tradizionali da molecole di sintesi.
  • Le sostanze che preservano nel tempo l'integrità del detersivo, cioè i conservanti, se sono tradizionali sono ad alto impatto ambientale, mentre se sono green sono a basso impatto e con funzione antibatterica.
  • Nickel, cromo e cobalto sono impurezze dannose per l'ambiente e possibili allergizzanti per la pelle e possono trovarsi nei coloranti utilizzati nei detersivi tradizionali, sono invece praticamente assenti nei detersivi green

Non sono tutte ottime ragioni per scegliere un detersivo green piuttosto che uno tradizionale

Detersivi ecologici possono anche essere prodotti in casa, tritando finemente del sapone di Marsiglia e aggiungendo del percarbonato di sodio (ad azione sbiancante, smacchiante ed igienizzante) e acido citrico (che ha effetto ammorbidente sulle fibre dei tessuti e anti calcare senza essere aggressivo sulle tubature). Ma se non si è sicuri e si pensa di fare pasticci, le proposte di detergenti a basso impatto ambientale per il bucato e la casa non mancano di certo.