Conoscete il Professor Philipe Lagarde?
È un rinomato medico specializzato in oncologia, conosciuto in tutto il mondo per le sue idee e tecniche innovative di applicazione di cure personalizzate e studiate ad hoc su ogni paziente oncologico e anche per il suo immenso impegno sociale verso le persone affette dalla malattia.
Lagarde ha sempre affermato che "Il cancro continua ad essere uno dei mali peggiori del nostro secolo, ma i dati dimostrano che sono stati fatti e si continuano a fare grandi passi in avanti. Merito della ricerca, ma anche della prevenzione, o meglio, della diagnosi precoce, perché tra le due cose c'è una bella differenza: provare ad evitare il manifestarsi della malattia, attraverso una serie di comportamenti e stili di vita, è diverso da scoprirla in tempo".
Per la Sanità la prevenzione è una diagnosi precoce: per esempio, fare regolarmente una mammografia piuttosto che altri esami per la ricerca del cancro.
Basta controllare in un qualsiasi dizionario per capire che la prevenzione non è questo! Ma agire per impedire che una cosa non si manifesti, in questo caso la malattia tumorale.
La medicina orientale lo ha capito da sempre e basa la sua filosofia e le sue azioni su questo. Chissà se un giorno anche la medicina occidentale sarà pronta ad avvicinarsi a questa idea di salute o se continuerà a curare e trattare solo i sintomi di ogni malattia...
Non vi sono certezze che applicare un certo stile di vita possa evitare lo svilupparsi di una malattia, ma la stessa Scienza oggi ammette ed elenca comportamenti che sicuramente limitano lo sviluppo di patologie.
Il primo comportamento imprescindibile è sicuramente seguire un'alimentazione corretta ("Fà che il cibo sia la tua medicina e la tua medicina sia il cibo" - diceva Ipoocrate), cercare di evitare l'inquinamento (dall'aria che respiriamo ai cibi che mangiamo), è importante poi fare scorta di antiossidanti (la prima arma che abbiamo per la prevenzione è combattere i radicali liberi).
Ma la medicina come la intendiamo in Occidente e la sua amica industria farmaceutica ostacolano tutto questo perché, se facciamo prevenzione non abbiamo più bisogno, o comunque ne abbiamo bisogno meno, di farmaci.
Prevenzione significa anche e soprattutto fare in modo che il nostro Sistema Immunitario sia in salute per poter essere pronto in caso di attacchi di patogeni.
La Scienza questo lo sa, non può non saperlo.
Così come conosce il ruolo essenziale svolto dalle vitamine, dagli oligoelementi, dai polifenoli, ...nella lotta contro le infezioni batteriche o virali.
Eppure pochissimi medici ne consigliano o raccomandano l’assunzione.
Pensate all'epidemia di coronavirus che stiamo vivendo.
Si parla solo di mascherine, isolamento e lavaggio delle mani.
Nessuno mette in dubbio che siano misure non trascurabili, ma possono solo tamponare e limitare il danno, senza prevenirlo.
Vi siete chiesti perché alcune persone si ammalano meno di altre?
Perché, riferendoci sempre al caso attualissimo del Covid 19, tanti si sono ammalati e altri no?
Perché tanti anche se positivi al virus non hanno sintomi o hanno sintomi lievi?
A chi pensate debba essere attribuito il merito?
Che cosa ha permesso a queste persone di resistere a questo virus tanto aggressivo e veloce a propagarsi?
La risposta è una soltanto: il loro Sistema Immunitario.
Cioè la difesa naturale che ogni organismo possiede, un sofisticato “sistema di allarme” che ci difende dai patogeni con cui veniamo in contatto.
Un sistema che però viene messo a dura prova e indebolito dal nostro stile di vita, dall'inquinamento, da un'alimentazione sbagliata, dallo stress, dall'abuso di farmaci, dai vaccini, ...
Il risultato?
Il nostro Sistema Immunitario risulta indebolito e in tanti casi disattivato.
E questo crollo delle difese apre le porte ai microrganismi patogeni, soprattutto ai virus, preparando il “letto” ideale per le epidemie.
La scienza medica spesso pecca di presunzione e di fronte a un'epidemia così estesa come quella del Covid 19 (tanto da parlare di pandemia) i nostri scienziati e virologi sprecano tempo e risorse a dividersi e si preoccupano solo di apparire in interviste televisive e i politici non trovano nulla di meglio da fare che incolparsi a vicenda tra di loro.
Sostenere le capacità del Sistema Immunitario dei singoli individui permette la protezione dai virus, talvolta capaci di mantenersi asintomatici, come è successo infatti in molti casi di Covid 19.
Doveva essere la prima attenzione da avere e il primo consiglio di prevenzione da diffondere ancora prima di pensare alle misure di barriera, che, se usate correttamente, possono essere certamente utili, ma restano misure troppo deboli e soprattutto tardive di fronte a un’epidemia così grave, aggressiva e rapida.
Il primo scudo contro le pandemie è lì, nel Sistema Immunitario.
I soldatini del nostro "esercito della difesa" sono i micronutrienti, come le vitamine, gli oligoelementi, i polifenoli, ..., che agiscono in sinergia tra loro nutrendo le nostre cellule immunitarie.
L'attacco di un virus al nostro organismo viene riconosciuto dalle cellule immunitarie, che reagiscono prontamente per bloccare il patogeno. Più è rapida la loro azione e più sarà efficiente la difesa ed è la nostra alimentazione giornaliera che garantisce la giusta dose di nutrienti a queste cellule e quindi la loro pronta risposta.
Ogni carenza nutrizionale causa un rallentamento nella moltiplicazione delle cellule immunitarie e questo è a vantaggio dei patogeni, che sono liberi così di invadere il nostro organismo.
Da qui l'importanza di un'alimentazione corretta, bilanciata e di qualità perché c'è un significativo collegamento tra qualità dell’alimentazione e salute.
Purtroppo il mondo moderno non consente un'alimentazione di qualità.
Le statistiche dell’OMS sono molto chiare: più dell'80% della popolazione con più di 40 anni è carente di micronutrienti.
Questo significa che le difese immunitarie della popolazione sono quindi sempre più indebolite e siamo sempre meno resistenti alle aggressioni e alle insidie del mondo che ci circonda.
Qual è un'alimentazione di qualità?
Quella in cui non mancano glucosio, acidi grassi insaturi omega 3, vitamine liposolubili come D, A, K ed E, vitamine idrosolubili come quelle del gruppo B e la C, minerali come il Ferro, lo Zinco e il Selenio.
Tutti nutrienti essenziali che sono benzina per le nostre cellule immunitarie.
Che ruolo hanno gli integratori in questo?
Quello di integrare appunto.
Se la tua alimentazione non è sufficientemente completa e di qualità, gli integratori possono sopperire alle tue carenze.
In definitiva il nostro consiglio è quindi semplice: dai “cibo” alle tue difese.
Forse non ti impedirà di incontrare il virus lungo la strada, ti consentirà però di resistere molto meglio alla sua infezione!