Se è artrosi, si può trattare con un rimedio naturale ed efficace: la combinazione di
Curcuma e
Incenso (Boswellia).
I loro estratti renderanno meno aggressiva la malattia e faranno acquistare più mobilità alle dita.
L’artrosi è una patologia diffusa.
Se ad esserne attaccate sono le mani, il fastidio è forte perché sono forse la parte del corpo più sottoposta a continui e ripetuti movimenti, che quindi vengono ad essere rallentati e resi difficoltosi, anche se semplici.
Il sintomo principale è il dolore alle dita, spesso accompagnato da difficoltà nei movimenti e a volte anche da gonfiore.
Il disturbo compare quando le cartilagini si usurano, si crea così una specie di attrito tra le articolazioni, che durante i movimenti sfregano tra di loro e creano infiammazione e quindi dolore.
L’artrosi può essere causata da ereditarietà (e avere quindi un’origine genetica), può anche comparire in seguito a traumi o in conseguenza di lavori con movimenti ripetitivi, che portano appunto all’usura delle cartilagini.
A volte compare presto, anche intorno ai 45 anni, anche se colpisce più spesso dopo i 60.
La Fitoterapia può aiutare molto a ridurre l’infiammazione e il dolore e a migliorare così la mobilità. Le piante maggiormente indicate per questo problema sono la Curcuma e la Boswellia, che sembrano agire in maniera sinergica: la Curcuma agisce proprio a livello articolare, modulando l’infiammazione e svolgendo anche un’importante azione antiossidante (che permette di contrastare la degenerazione delle cartilagini), la Boswellia vanta proprietà antinfiammatorie e analgesiche.
I loro principi attivi agiscono a monte, ostacolando l’azione dell’enzima che stimola l’infiammazione, e contemporaneamente contrastano il deterioramento del tessuto connettivo, che se infiammato va incontro a erosione.
Sono piante utilissime ai primi sintomi della patologia per aiutare a non farla degenerare, ma anche a malattia cronica, migliorando il dolore e il gonfiore e rendendo più facili i movimenti.
Per un’azione più efficace possibile, scegli le forme più concentrate e più assimilabili, che sono quelle fitosomiali e/o associate a Pepe nero o Zenzero.