Ultimamente stiamo assistendo e vivendo una vera e propria lotta tra la cosmetica tradizionale e quella EcoBio.
Una lotta antipatica, di cui noi ci saremmo abbastanza stufati!
Sì, siamo abbastanza stanchi di leggere e sentire informazioni sbagliate.
Ognuno può scegliere di utilizzare i prodotti che vuole per la sua bellezza, ma quando vengono date informazioni non vere riguardo alla cosmetica naturale non ci stiamo più!
Siliconi e compagnia bella ultimamente vengono difesi a spada tratta e la cosmesi EcoBio, che li ha sostituiti con ingredienti vegetali, invece viene accusata di essere finta.
La cosmesi EcoBio è cambiata tantissimo negli ultimi anni e, se prima era caratterizzata da prodotti sì naturali, ma pochissimo o per nulla performanti e davvero poco gradevoli da usare, oggi è caratterizzata da tantissimi prodotti validi e piacevolissimi, tanto che non si sa quasi quale scegliere.
Inutile dire che, viste le sue caratteristiche di maggiore affinità alla pelle degli ingredienti utilizzati e la maggiore ecologicità degli stessi, la cosmesi EcoBio sta conquistando tanti cuori, oltre che tante pelli e capelli, e ha anche raggiunto volumi di mercato importanti.
Sarà mica per questo che è tanto odiata dai colossi della cosmetica tradizionale?
Chi le è contro arriva a denigrarla, ma fa anche di peggio perché divulga informazioni faziose e non vere, che creano solo confusione.
Una di queste è quella che afferma che la cosmetica sia tutta uguale e, che sia tradizionale o EcoBio, inquina allo stesso modo.
Niente di più falso.
I prodotti EcoBio fanno la differenza sia sulla pelle sia sui capelli sia sull'ambiente!
E se è vero che ormai sono uguali come performance a quelli della cosmetica tradizionale, non lo sono affatto come impatto ambientale.
E a parità di performance, l'ambiente ha una rilevanza, no?
Ecco.
Queste argomentazioni studiate e create ad hoc per creare prima confusione e poi sfiducia, fanno nascere in noi rabbia e tristezza.
Calcolare l'impatto ambientale complessivo di un prodotto richiede misure e variabili complesse, è vero. Ma servono davvero calcoli per capire che un derivato petrolifero impatta molto di più di un estratto vegetale?
Ci sono studi e studi a riguardo che hanno dimostrato per esempio che una tinta a base di erbe tintorie impatta molto meno di una tinta chimica, così come un olio molto meno di un silicone.
La lista degli ingredienti di un cosmetico non ci dice esattamente quanto quel prodotto inquinerà l'ambiente, ma ci fa scegliere tra prodotti che contengono ingredienti bio-persistenti (come i siliconi) o bio-degradabili (come gli estratti vegetali).
Dobbiamo tornare ancora sugli stessi argomenti perché qualcuno ha deciso di creare confusione a riguardo?
Il punto è uno solo: certi ingredienti dei cosmetici tradizionali sono molto impattanti sull'ambiente. È giusto continuare ad usarli lo stesso, nonostante ci siano valide alternative?
Secondo noi no.
Per questo per Clorofilla abbiamo scelto solo prodotti che abbiano caratteristiche di Eco-dermo-compatibilità, etici per la pelle, ma anche per l'ambiente.
Lo sappiamo benissimo che nulla è ad impatto zero. Anche i cosmetici con caratteristiche di ecodermocompatibilità creano un loro impatto ambientale.
Ma scegliere un cosmetico EcoBio significa intrinsecamente anche cambiare alcune delle nostre abitudini (per esempio usare meno prodotto o chiudere l'acqua quando ci insaponiamo o ci laviamo i denti, scegliere prodotti con meno packaging superfluo possibile e magari acquistarne solo se necessari).
Forse non è tanto, ma almeno è un primo passo per dare una mano all'ambiente.
Siamo stufi anche della deriva che sta prendendo certa cosmesi EcoBio.
Un cosmetico EcoBio per definizione è un cosmetico ricco di estratti e principi attivi di origine vegetale, in più formulato per essere il più rispettoso possibile della pelle (dermocompatibile) e dell'ambiente (ecologico).
E poi c'è l'etica, di cui le aziende che creano prodotti EcoBio si riempiono la bocca.
Un prodotto EcoBio deve essere anche etico, cioè deve rispettare anche chi lavora per produrlo e per rivenderlo, oltre che la pelle e l'ambiente.
Chi non rispetta i suoi lavoratori può parlare di etica quanto vuole, ma in verità è solo fuffa!
O anche chi per esempio sceglie di rivendere nella grande distribuzione abbagliato dalla chimera del soldo facile, per noi l'etica l'ha messa un po' da parte. Non perché chi ha soldi non sia onesto, ma perché ha scelto la via per cui i suoi prodotti abbiano una grande vetrina, ma molta poca valorizzazione e si perdono in mezzo a tanti altri di dubbia qualità.
Chi anche ha sempre prodotto cosmetica tradizionale e improvvisamente si fregia di certificazioni biologiche solo per moda o per sfruttare l'onda emotiva dei clienti finali, ma che poi riempie i suoi prodotti di sostanze discutibili e agisce in maniera poco limpida con chi lavora per l'azienda stessa (greenwashing), non dovrebbe parlare di etica nel suo modo di lavorare a parere nostro.
Noi ce la mettiamo tutta per offrirti il meglio (secondo noi e la nostra esperienza, è ovvio). Abbiamo salutato tante aziende che non ci piacevano nei loro comportamenti e siamo pronti a farlo ancora se ricapiterà di non sentirci rispettati nei nostri valori e in quelli che crediamo debba avere la cosmetica EcoBio.
Da noi non troverai mai tutto il mondo EcoBio, ma una selezione delle aziende, e quindi delle persone che le rappresentano, secondo noi migliori, così come prodotti con caratteristiche VERE di affinità alla pelle, che siano piacevoli nell'utilizzo e che abbiano ottime performance e, fondamentale, che siano rispettosi dell'ambiente!
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